Spesso capita che i proprietari degli animali chiamino in clinica perché hanno il dubbio, e a volte la certezza, che l’animale domestico possa aver ingerito parti di piante ornamentali che abbelliscono la propria casa o il proprio giardino. Le feste natalizie sono il momento in cui le intossicazioni si concentrano di più perché siamo soliti adornare le nostre case di specie botaniche tipiche del periodo invernale.
Quali sono le piante più comuni in casa e potenzialmente nocive?
Sicuramente dobbiamo porre attenzione alla comune Euphorbia pulcherrima ovvero la Stella di Natale. Sebbene non abbia grandi potenzialità tossiche, se ingerita o masticata in buona quantità può provocare vomito, scialorrea (salivazione profusa) e diarrea.
Tra le specie più pericolose invece annoveriamo il lauroceraso (Prunus laurocerasus), la ciliegia di Gerusalemme (Solanum pseudocapsicum) , il corbezzolo (Arbustus unedo), il vischio (Viscum album) e il tasso comune (Taxus baccata). Di queste piante la bacca è la parte incriminata nella intossicazione, e in particolar modo il seme e non la parte carnosa. Quando il seme è racchiuso in un nocciolo (drupa) in questo caso affinchè si possano liberare le tossine l’animale deve frantumare il guscio.
Attenzione anche alla fusaggine, il mughetto, il ginepro, la belladonna, l’albero dei rosari, la morella comune.
Se avete una Cycas vi consigliamo di toglierla.
Il cane rappresenta la specie animale più coinvolta nelle intossicazioni, per il suo comportamento curioso e proiettato alla conoscenza del mondo con la bocca, soprattutto quando è cucciolo; al secondo posto il gatto e infine il coniglio.
Se avete il sospetto che il vostro cane abbia ingerito parti di piante ornamentali da appartamento o da giardino riferitevi direttamente al vostro veterinario che caso per caso vi dirà come comportarvi.